Cibo e moda? Non solo. Il Made in Italy è Deep Tech: ecco perché
Pubblicazione Originale: Econopoly – Il Sole 24 Ore ↗
Spesso nella cultura prevalente italiana, e nella comunicazione mediatica mainstream, il termine Made in Italy viene ricondotto a prodotti di consumo appartenenti prevalentemente alle filiere del cibo, della moda, del design e dell’artigianato italiano in generale, tralasciando, di conseguenza, altri ambiti industriali di eccellenza italiana che costituiscono per il nostro Paese un grande vantaggio competitivo.
Tuttavia, se guardiamo ai dati delle esportazioni dei beni italiani e agli ecosistemi produttivi industriali, ci rendiamo conto che le opportunità di crescita del nostro Paese nel futuro – così come nel passato – risiedono anche altrove, ovvero in quella che chiamiamo l’industria del Deep Tech: l’insieme di tecnologie innovative e di frontiera, originali – fondate su scoperte scientifiche, sull’ingegneria, la matematica, la fisica e la medicina – che possono avere un impatto profondo nella vita delle persone e della società.